La parola GNATOBOLOTOLOGIA non esiste, e una parola chimerica, cioe la fusione di due termini distinti, gnatologia e botulino.
Ma come possono fondersi se si stiamo parlando da un lato di una branca medica e dall’altro di un farmaco. La gnatologia, da un lato, gestendo le problematiche del sistema masticatorio inteso come l’insieme di organi e tessuti responsabili della iniziale preparazione al sistema digerente e sostanzialmente alla nutrizione e la TBA che inibisce la contrazione muscolare agendo da interruttore, possono rappresentare un connubio, seppur di nuova concezione, destinato a diventare lo standard di ogni centro odontoiatrico specializzato in cure gnatologiche.
Se per la gnatologia ormai e stata sdoganata la provenienza e il significato, lo stesso non si puo dire per la TBA o botulino che rimane ammantata da un alone di misteriosa capacita estetica da un lato e neuromuscolare: un ‘altra figura chimerica che spunta dall’ombra.
Infatti ombra, oscurita , buio tutti aspetti che con una superficiale valutazione possono far paura: paura del buio appunto FEAR OF THE DARK citando una canzone del gruppo IRON MAIDEN.
Il meccanismo d'azione del botulino consiste nel bloccare il rilascio di una sostanza chimica prodotta dall'organismo, l'acetilcolina, che trasmette gli impulsi nervosi ai muscoli, regolandone la contrazione e, quindi, il movimento. Senza poter ricevere gli stimoli inviati dal sistema nervoso, i muscoli smettono di contrarsi e si rilassano.
La tossina botulinica (TBA) e usata da moltissimi anni per uso neurologico ed oculistico, nel torcicollo spasmodico, nello strabismo come nel blefarospasmo o per la gestione del bruxismo in ambito odontoiatrico e gnatologico.
Le indicazioni in campo odontoiatrico sono le seguenti:
La metodica nacque nel 1994 per ottenere una riduzione della larghezza facciale inferiore, in risposta alla necessita di una soluzione non chirurgica e facile da trattare su pazienti con facce larghe, “squadrate” o “quadrate”.
Queste pazienti si lamentavano di un aspetto troppo maschile, aggressivo, mancanza di volto femminile con forma e angoli sporgenti, la soluzione era comunque chirurgica con una elevata morbilità associata all’intervento.
Anche alcune pazienti, nella anamnesi, avevano sofferto di mal di testa o emicrania e alcune avevano eccessiva usura a causa del digrignamento dei denti.
Secondo Moss, Rankow e le teorie di Enlow sulla matrice muscolo-osso, la crescita ossea e il mantenimento del volume sono sotto l'influenza dell'attività dei muscoli attaccati all'osso. Un osso risponde all'attività dei muscoli attaccati e si addensa e diventa più denso quando c’è aumento della stimolazione muscolare o quando e "fa forza''.
E stato ulteriormente dimostrato che i cambiamenti a lungo termine della forma ossea potrebbero possibilmente essere raggiunti se l'attività del muscolo massetere potesse essere ridotta al minimo da una regolare e costante somministrazione di tossina botulinica-A.
Clinicamente si ha una riduzione dell’angolo mandibolare sporgente e con cambiamenti nella forma del viso e in molti pazienti che ricevono questo trattamento per diversi anni, cosa che non può essere dovuta esclusivamente alla riduzione muscolare: in effetti ciò si ha dopo 10 somministrazioni.
Il muscolo massetere nasce con 3 fasci dall’arco zigomatico, con il capo superficiale che sorge anteriormente; il capo intermedio, dal centro; e il capo profondo, più posteriormente.
I 3 capi si aprono a ventaglio verso il basso per attaccarsi all'angolo ed il ramo ascendente della mandibola, con il capo superficiale attaccato più posteriormente e il capo profondo più anteriormente.
La parte più spessa del muscolo può essere palpata quando i pazienti stringono i denti ed e una zona di sovrapposizione in cui i 3 capi si incrociano ciascuno con gli altri, il nervo masseterino e l'arteria corrono tra questi capi ma non ci sono rischi durante il trattamento a causa degli aghi usati che vanno molto bene.
Il sito di iniezione della TBA e determinata dalla palpazione e osservazione dei limiti del muscolo; c'è una netta differenza tra i tessuti molli anteriormente e il muscolo massetere posteriormente, che diventa molto duro nel serramento.
Per prassi il sito d’infiltrazione viene disegnato, evidenziando le aree di sicurezza e i punti specifici per evitare la diffusione indesiderata attraverso l’incisura coronoidea ai muscoli pterygoidei e oltre il terzo superiore del muscolo.
Sono sufficienti poche iniezioni nei muscoli interessati. Il farmaco iniettato non agisce immediatamente, ma nell'arco dei 6 - 15 giorni seguenti.
Lo scopo delle infiltrazioni e di non sentire nessun aumento di volume sui masseteri in una situazione di serramento.
Dopo un tempo variabile, l'effetto scompare (in genere dai 4 a 6 mesi), e il trattamento va ripetuto per mantenere i risultati.
Più completa e la riduzione di volume, più tempo ci vuole per il muscolo a tornare alla sua dimensione precedente, e potrebbe volerci più di un anno.
È possibile che sia interessato un muscolo adiacente a quello che si vuole trattare e che quindi ci siano effetti collaterali che comunque restano transitori, come ptosi del sopracciglio e ptosi della palpebra (rarissime in campo odontoiatrico), ptosi del labbro o dei muscoli zigomatici. Tali effetti sono di regola passeggeri e durano di norma non oltre qualche settimana. È possibile la formazione di ematomi, in effetti evenienza molto rara (si sconsigliano tutte le infiltrazioni prima di eventi importanti nell’arco di 8 giorni dopo la seduta infiltrativa.
Non viene fatta una prova allergica in quanto non richiesta.
A volte, raramente, l'effetto terapeutico non è evidente. In questo caso è possibile un ritocco nell'arco di circa 15-30 giorni, dopo di che la tossina non va ripetuta almeno per 4 mesi.
Nel giorno del trattamento e nel giorno dopo vanno evitati massaggi al viso, saune, tutto ciò che vasodilata, ginnastica eccessiva, come anche bagni turchi.
Le procedure ed i mezzi utilizzati sono quelli che allo stato attuale vengono riconosciuti i piu idonei da un punto di vista medico-scientifico.
La TBA non va usata in queste condizioni che rappresentano controindicazioni assolute all’uso di farmaci a base di tossina botulinica:
E di non assumere i seguenti farmaci
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